Spesso si sente parlare di vite passate e di tecniche volte a consentirci di vederle, di prenderne coscienza.
Lo scopo delle regressioni condotte con il metodo simbolo – immaginale, al contrario, non è di portarti a ricordare chi eri, che lavoro facevi o qual è stata la sua storia nelle vite passate.
(Non scoprirai se eri Cleopatra o Napoleone, tanto per intenderci…)
Le regressioni alle vite passate sono viaggi nell’inconscio, viaggi che ti danno accesso alle tue energie profonde, ad una dimensione dove risiedono immagini non identificabili con le conoscenze accumulate nella vita presente, quanto meno a livello conscio, e che talvolta si presentano ai nostri occhi proprio come reminescenze di vite passate.
Secondo la psicologia analitica di Carl Gustav Jung, la nostra mente ragiona solo per immagini.
Secondo la psicologia archetipica di James Hillmann – che fa eco a Jung – ogni persona, evento, emozione, ogni cosa che ci accade nella vita è solo un simbolo.
Un’immagine, appunto.
La regressione condotta con il metodo simbolo – immaginale ti porterà, quindi, a far emergere dal tuo inconscio immagini, che probabilmente non hanno alcun significato per la tua mente razionale, ne’ devono averlo, ma, pur senza analizzare e razionalizzare ciò che vedi, sentirai che qualcosa dentro di te si muove: quel “click” che ti apre un universo di possibilità che non avevi considerato prima.
Queste immagini, infatti, altro non sono che messaggi che parlano all’anima di chi le vede, ricordando all’anima medesima la sua missione, rimuovendo blocchi e risvegliando energie potentissime che possono aiutarla a portarla a compimento, perché, come ha sostenuto Jung:
“Ciascuno è seguito da un’ombra: meno viene integrata nella vita cosciente di un individuo, più diventa nera e intensa”.
REGRESSIONI ALLE VITE PASSATE CON IL METODO SIMBOLO IMMAGINALE
PIU’ LONTANO E’ NEL PASSATO, PIU’ PROFONDO E’ NELL’INCONSCIO
COSA SONO
LE REGRESSIONI ALLE VITE PASSATE
CON IL METODO SIMBOLO IMMAGINALE
E PERCHE’ SONO UTILI?
Spesso si sente parlare di vite passate e di tecniche volte a consentirci di vederle, di prenderne coscienza.
Lo scopo delle regressioni condotte con il metodo simbolo – immaginale, al contrario, non è di portarti a ricordare chi eri, che lavoro facevi o qual è stata la sua storia nelle vite passate.
(Non scoprirai se eri Cleopatra o Napoleone, tanto per intenderci…)
Le regressioni alle vite passate sono viaggi nell’inconscio, viaggi che ti danno accesso alle tue energie profonde, ad una dimensione dove risiedono immagini non identificabili con le conoscenze accumulate nella vita presente, quanto meno a livello conscio, e che talvolta si presentano ai nostri occhi proprio come reminescenze di vite passate.
Secondo la psicologia analitica di Carl Gustav Jung, la nostra mente ragiona solo per immagini.
Secondo la psicologia archetipica di James Hillmann – che fa eco a Jung – ogni persona, evento, emozione, ogni cosa che ci accade nella vita è solo un simbolo.
Un’immagine, appunto.
La regressione condotta con il metodo simbolo – immaginale ti porterà, quindi, a far emergere dal tuo inconscio immagini, che probabilmente non hanno alcun significato per la tua mente razionale, ne’ devono averlo, ma, pur senza analizzare e razionalizzare ciò che vedi, sentirai che qualcosa dentro di te si muove: quel “click” che ti apre un universo di possibilità che non avevi considerato prima.
Queste immagini, infatti, altro non sono che messaggi che parlano all’anima di chi le vede, ricordando all’anima medesima la sua missione, rimuovendo blocchi e risvegliando energie potentissime che possono aiutarla a portarla a compimento, perché, come ha sostenuto Jung:
“Ciascuno è seguito da un’ombra: meno viene integrata nella vita cosciente di un individuo, più diventa nera e intensa”.
NON VITE PASSATE,
MA EMOZIONI DEL PRESENTE
Vedere queste immagini che emergono dall’inconscio, non ha come scopo di contestualizzarle, analizzarle, dargli un significato nella nostra vita.
Torneremmo, così, nella mente conscia, perdendo tutti i benefici della regressione e dell’essere riusciti a comunicare con il nostro inconscio.
Scopo della regressione è, sì, far emergere immagini, ma, soprattutto, quali EMOZIONI si celano dietro l’immagine, dove e come le senti nel corpo.
E’ capacità di sentire il corpo.
O, più precisamente, capacità di sentirci, attraverso il movimento e le percezioni del corpo (ENBODIMENT).
Quando queste immagini (e le relative emozioni) saranno emerse, si potrà iniziare a lavorare su di esse.
Possiamo iniziare a ricordare ogni volta che le abbiamo vissute in questa vita, fino all’origine, alla prima volta che si sono presentate a noi.
Arrivare alla causa è l’obiettivo: non curare il sintomo!
COME SI SVOLGE UNA REGRESSIONE ALLE VITE PASSATE?
Normalmente la pratica inizia con un rilassamento guidato. per imparare ad abbandonarsi e a lasciarsi andare (presupposto indispensabile per il buon esito della regressione).
Dopodichè. sempre in uno stato di rilassamento totale, grazie a delle tecniche di respirazione (BREATHWORK) e, talvolta, al suono del tamburo sciamanico, verrai guidato più in profondità.
La regressione, normalmente, è “generica”, lasciando che siano le immagini a parlare, ma, a seconda dei casi, può essere rivolta ad un obiettivo specifico (ad esempio alla pacificazione di emozioni “perturbanti” ovvero all’identificazione di un obiettivo e alla rimozione degli ostacoli al raggiungimento dello stesso).
DURANTE LA REGRESSIONE SONO SOTTO IPNOSI O PERDO IL CONTROLLO?
Assolutamente NO!!!
Si tratta semplicemente di lasciarsi andare ad uno stato di rilassamento profondo, che ti porta ad uno stato ampliato (non alterato!) della coscienza.
Non c’è perdita di controllo ne’ amnesia. Si è presenti per tutta la seduta e, alla fine, ci si ricorda tutto.
Soprattutto, mantieni il potere di uscire quando vuoi dallo stato di rilassamento profondo, semplicemente modificando il respiro o aprendo gli occhi.
DURATA E FREQUENZA DELLE REGRESSIONI
C’è un numero di sedute consigliato?
Assolutamente no! Anche una sola seduta può essere utile.
Molto dipende da quali sono i tuoi obiettivi e da quanto in profondità vuoi andare a lavorare su te stesso.
Anche la frequenza, nel caso tu decidessi di farne più di una, è variabile. Come ogni percorso personalizzato, posso darti delle indicazioni iniziali, ma poi, in base ai tuoi progressi, si può “correggere il tiro”, in modo da adattare le sessioni alle tue esigenze. In ogni caso, io consiglio, di norma, di iniziare con una sessione a settimana, per almeno 3/4 settimane.
Quanto dura una sessione di regressione alle vite precedenti?
La prima seduta dura 90 minuti, le successive un’ora.
RISCOPRI IL POTERE CHE E’ IN TE!
CONTATTAMI PER SAPERNE DI PIU’!
Attenzione!!!
Tutte le nostre pratiche sono volte alla ricerca interiore e spirituale, al problem solving e alla crescita personale.
Se hai una patologia seria, devi rivolgerti ad un medico o ad un terapeuta, in quanto il nostro obiettivo non è la risoluzione di patologie gravi e sintomi di stretta pertinenza medico/sanitari.
Possiamo tuttavia collaborare con il tuo medico/terapeuta per integrare le nostre pratiche con la cura che stai facendo, e aiutarti a raggiungere i migliori risultati!